Il progetto realizzato da Stefania Merella e Giovanni Paolo Masia, grazie al finanziamento di Sardegna Ricerche nell’ambito del bando: “FIT: Faber-In-Team – 2018”, si chiama FLYING ROOTS (radici volanti) è un giardino verticale da parete, che unisce in maniera armoniosa le piante scelte in base alle caratteristiche date dal clima e dall’ambiente, creando un micro ecosistema semplice e dal design innovativo, che dà alla composizione floreale una connotazione artistica come quella di un dipinto.

CARATTERISTICHE FLYING ROOTS

La caratteristica di FLYING ROOTS è quella di creare opere d’arte, grazie all’utilizzo della natura e dei suoi colori, per rendere gli ambienti unici e allo stesso tempo combattere l’inquinamento indoor, in quanto le piante hanno la capacità di migliorare la qualità dell’aria, riducendo il particolato atmosferico, le temute polveri sottili, inoltre annullano la formaldeide e altre sostanze dannose per la salute e regolano l’umidità negli ambienti interni, migliorando la coibentazione termica della parete, con conseguente risparmio sui consumi energetici in tema di riscaldamento e condizionamento, migliorando anche l’isolamento acustico della parete. Le piante crescono su una superficie piana verticale in vasetti estraibili dove all’interno di ogniuno vì è la terra e una spugna vegetale, il tutto viene isolato da un feltro spesso. Inoltre il sistema di irrigazione con serbatoio estraibile d’acqua è programmato con arduino e permette di innaffiare in maniera autonoma, creando un sistema che attraverso il sensore igrometrico, monitora l’idratazione presente nella spugna posta sotto i vasetti, che in caso di scarsa umidità viene irrigata dal sistema e fornisce in maniera uniforme la giusta quantità di acqua alle piantine. Il beneficio del progetto porta effetti positivi sull’umore, grazie alle cornici che permettono di creare delle composizioni floreali multicolore.

IL DESIGN

Il progetto FLYING ROOTS parte dai principi progettuali e di design riguardanti la bioarchitettura, fondamento della filosofia dei giardini verticali, che attraverso le tecniche di digital fabbrication creano un prodotto funzionale ed ecocompatibile che può essere applicato a tutti gli ambienti domestici in modo semplice e con poca manutenzione. Il design nasce dallo studio parametrico della superficie costituita da degli esagoni che diventano i vasetti estraibili, dove vengono inserite le piante. La superficie parametrica permette di creare superfici di grande formato personalizzabili e svilupare giardini verticali adattabili ad ogni tipo di parete. Lo studio del parametrico in combinazione con la cornice in legno di ciliegio fresata, crea un innovativo prodotto di design che come un’opera d’arte crea un’emozione a chi la guarda.

L’ELETTRONICA

L’elettronica della cornice FLYING ROOTS, studiata con arduino, permette di creare un sistema automatizzato e intelligente, che monitora il livello di umidità dell’impianto vegetale e idrata le piante solo al momento del bisogno. La cornice è studiata per essere aperta come un cassetto per far sì che il serbatoio dell’acqua possa essere facilmente rifornito, quando il sistema la richiede tramite led e segnale acustico. L’impianto elettrico-idraulico, permette di innaffiare con elettropompa attraverso il monitoraggio della spugna vegetale posta sotto le piantine, creando un sistema che permette di monitorare l’umidità presente nella spugna che in caso di scarsa umidità, viene reidratata dall’impianto che fornisce in maniera uniforme la giusta quantità di acqua alle piantine.

ABINSULA: INTEGAZIONE DI AGRUMINO E LIFELY NEL PROGETTO FLYING ROOTS

Presso l’incubatore CUBACT dell’università di Sassari nel Fab Lab Uniss, si sono implementate le tecnologie Flying Roots, qui è nato l’incontro con Abinsula che si è dimostrato utile per migliorare gli aspetti di funzionalità del circuito, ma anche per ottimizzare l’architettura interna per l’alloggio della sensoristica e della meccanica di funzionamento del sistema. Grazie all’innovazione della scheda agrumino prodotta da Abinsula, si è potuto alleggerire l’elettronica studiata inizialmente con arduino, utilizzando la scheda integrata che al suo interno possiede una batteria, che può entrare in stato di ibernazione allungando notevolmente la sua durata, grazie alla quale è possibile alimentare il circuito senza ulteriori supporti di alimentazione. Nella scheda sono integrati sensore di umidità, temperatura e luminosità, che permettono il monitoraggio a distanza attraverso la piattaforma web lifely, in grado di creare un profilo a ogni cultura o pianta associata ad agrumino, con un controllo dei dati a distanza grazie all’utilizzo di device quali smartphone, tablet e laptop. Nel panorama dell’internent of things in agricoltura, lifely, rispetto ad altri prodotti tecnologici ha il vantaggio di avere un sistema intelligente, di facile utilizzo costituito da una scheda elettronica che integra i sensori per il monitoraggio delle piante, miniaturizzando l’architettura elettronica, comunicando i dati in tempo reale all’interno della piattaforma, dove è possibile avere una dashboard personalizzata con i dati inviati dalla scheda. Le potenzialità di unire la tecnologia lifely-agrumino con il progetto Flying Roots, ha dato vita a numerosi laboratori didattici sulle tecnologie IoT integrate all’agricoltura, attraverso la collaborazione con il FabLab Sulcis. Grazie alle cornici Flying Roots e alle schede lifely, si sono creati dei laboratori tecnologici, riguardanti lezioni di grafica 3D, elettronica e internet of things per l’agricoltura, dove anche gli allievi hanno realizzato un loro prodotto di design tecnologico.

OBIETTIVO RAGGIUNTO

Nelle fasi di sviluppo del progetto Flying Roots si è raggiunto l’obiettivo di creare prototipi funzionanti rispettando tutte le caratteristiche tecnologiche e di design prefissate, potendolo mostrare e promuovere il prodotto ad un vasto pubblico, in quanto selezionato al concorso “Call for Makers”, vincendo lo spazio espositivo nel salone dell’innovazione Maker Faire Roma The European Edition nei giorni 12 – 13 – 14 ottobre 2018, nel salone Design/Life, dove si è potuto riscontrare da parte dei visitatori e aziende un grande interesse e entusiasmo per il progetto. Il successo del progetto alla Maker Faire di Roma e l’interesse del pubblico ha evidenziato come la progettazione del sistema automatizzato, la progettazione 3D e lo studio dei parametri per l’inserimento della composizione floreale all’interno della cornice, ha permesso di creare un prodotto personalizzabile che ha l’ambizione di avvicinare le persone alla natura grazie al suo particolare design, che permette l’estrazione dei vasetti dalla griglia, così creando una composizione floreale sempre diversa e inedita. Un altro obiettivo raggiunto grazie al progetto Flying Roots, è stato quello di poter svolgere dei laboratori didattici con le scuole, attraverso le tematiche del design, natura e tecnologia, in collaborazione con il FabLab Sulcis ed in particolare con la partecipazione all’evento “Mostra “Da Vinci Cinquecento” San Sperate 18/05/2019 organizzato dall’Accademia Terra. Durante l’evento “Da Vinci Cinquecento”si è svolto il seminario che ha mostrato aspetti legati alle soluzioni progettuali IoT (Internet of Things) in cui si è presentato il progetto Flying Roots e le attività riguardanti Lifely Agrumino con il FabLab Sulcis.

Flying Roots è un progetto in continua evoluzione che ha permesso di creare un giardino verticale completamente automatizzato e personalizzabile in quanto si può adattare a qualunque ambiente.

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